Come ogni anno Jenny, le insegnanti e il personale tecnico, nel mese di marzo, si preparavano per iniziare la scuola senza immaginare come sarebbero cambiate le regole.
Come è accaduto in tutto il mondo, sono arrivate le restrizioni, inizialmente fino al 15 di aprile, per poi rinviare l’inizio delle lezioni in presenza ad agosto.
Tramite decreto è stato imposto l’inizio delle lezioni con WhatsApp, perché in Peru quasi tutti gli adulti hanno un telefono ma sono rari i PC e le connessioni non permettono l’utilizzo di piattaforme web per fare lezioni in diretta.
Le insegnanti che per ora sono tre, giornalmente inviano il materiale ai bambini.
Per quei bambini i cui genitori non hanno accesso ad un telefonino o sono ancora nelle ciacre, i compiti vengono lasciati presso un fermo posta situato apposta in zona mercatale. Regolarmente Jenny porta e ritira i compiti.
E’ stato anche dato l’accesso ai bambini ad alcune postazioni PC in municipio, sempre nel limite del distanziamento sociale.
Il governo ha suggerito di ascoltare i consigli del pedagogo Francesco Tonucci su cosa fare come educatori in questa quarantena obbligatoria. Si sono trovati così preziosi consigli, tanto semplici quanto profondi.
E’ certamente una nuova metodologia non di facile esecuzione. Ogni venerdì le insegnanti si riuniscono con Jenny per la programmazione e per il ritiro dei materiali utili per fare lezione.
Ecco alcuni esempi di lezione
Complimenti alle nostre insegnanti che emozionate ascoltano i messaggi dei loro studenti
e valutano i loro compiti